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L’AUTUNNO CALDO DEGLI AFFITTI, POCA OFFERTA E PREZZI SEMPRE ALTI

Pubblicato da Leonardo Ceccarelli sopra 10 Novembre 2023
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Camere per studenti, locazioni per famiglie, affitti brevi. Un mondo sotto pressione. Per le polemiche alimentate dall’aumento dei canoni, dalla mancanza di offerta, ma anche per le strette che il governo sta instaurando sulle locazioni a breve termine.
Sono polemiche che hanno interessato alcune delle maggiori città italiane, dove il mercato immobiliare vive una fase contraddittoria di aumenti dei prezzi al metro quadro e di calo delle compravendite, scosse dagli elevati tassi di interesse – tanto che l’ultima rilevazione dell’Agenzia delle Entrate registra un calo del 16% delle transazioni residenziali nel secondo trimestre 2023 su un anno prima – che non consentono di accedere con facilità al mutuo, e di affitti sempre più cari per la mancanza di abitazioni in locazione, mentre molti appartamenti restano vuoti per scelta dei proprietari che si tutelano così dalla eventuale morosità.
«Il mercato degli affitti nella prima parte del 2023 ha registrato un aumento dei canoni a livello nazionale del 3,4% per i monolocali, del 3% per i bilocali e del 3,2% per i trilocali, inferiore a quanto registrato nel semestre precedente– dice Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa –. La crescita, iniziata nel 2015, è proseguita in tutti questi anni se si esclude il 2020, anno in cui ci fu un calo dei valori a causa dell’aumento di offerta e riduzione della domanda scaturita dalla pandemia». Su questo segmento, negli ultimi anni, ha inciso il diffondersi degli affitti brevi che ha sottratto immobili al mercato residenziale, soprattutto in città ad alta attrattività turistica dove si sono riversati flussi di visitatori mai registrati finora.
«Una parte marginale dell’offerta inoltre non è disponibile sul mercato perché, liberatasi durante il Covid (e destinata al segmento turistico), è stata affittata con contratti a canone libero o concordato – prosegue –. Il ritorno di studenti e lavoratori in presenza e l’aumento della domanda da parte di chi non riesce ad
accedere al credito hanno creato tensione al rialzo sui canoni di locazione».
Le previsioni per il 2024 puntano su un incremento dei valori compreso tra il 3 e il 5 per cento. «Una
crescita importante dei canoni potrebbe non essere più sostenibile per i potenziali inquilini, andando a incrementare il rischio di morosità degli stessi in un’ottica di lungo termine. Quest’ultimo è uno dei
timori dei proprietari.
Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, l’anno prossimo si registrerà un ulteriore calo dell’offerta, ancora una volta per la concorrenza degli affitti brevi.
Secondo gli ultimi dati del portale immobiliare Idealista in agosto gli affitti sono saliti dell’1,4%
(+11,9% in un anno), con punte a Roma (+2,3%) e Milano (+1,8%), ma anche a Napoli (+1,6%). Resta
Milano la città con i canoni più cari d’Italia (22,4 euro/mq).

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